Il cervello umano ha preso le distanze dagli altri mammiferi per consentire il pensiero complesso: ha un numero di canali neurali molto inferiore rispetto ad altri mammiferi, il che gli ha permesso di deviare risorse energetiche verso processi cognitivi superiori.
In un articolo publicato il 10 novembre di questo anno sulla prestigiosa rivista Nature, scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno scoperto che i neuroni umani sono unici rispetto ad altri mammiferi: un minor numero di canali neuronali dedicati alla conduzione del flusso ionico consente di reindirizzare i risparmi energetici ottenuti verso uno sviluppo di connessioni sinaptiche più complesso. Questo meccanismo avrebbe permesso al cervello umano di evolvere verso un livello cognitivo superiore, differenziandosi notevolmente dagli altri mammiferi.I neuroscienziati responsabili del nuovo studio sostengono che la compensazione evolutiva è stata la causa di questa diferenzazione. Si tratterebbe di processi naturali che rispondono a un disegno biologico: una funzione o una caratteristica viene ridotta per favorire l’ulteriore sviluppo di un’altra.

I neuroscienziati del MIT hanno analizzato i neuroni piramidali di diverse specie di mammiferi, tra cui, da sinistra a destra, furetto, cavia, coniglio, uistitì, macaco e umano.
Un cervello più efficiente
Confronti tra specie diverse
Ricerca originale (accesso limitato): https://www.nature.com/articles/s41586-021-04072-3
Autori: Lou Beaulieu-Laroche, Norma J. Brown, Marissa Hansen, Enrique H. S. Toloza, Jitendra Sharma, Ziv M. Williams, Matthew P. Frosch, Garth Rees Cosgrove, Sydney S. Cash and Mark T. Harnett
Fonte: MIT
Foto Credit: Lou Beaulieu-Laroche et alt.